Consorzio di bonifica Vampadore
a cura di Lamberto Cogo, Consorzio di bonifica Adige-Euganeo
a cura di Lamberto Cogo, Consorzio di bonifica Adige-Euganeo
Il “Consorzio di bonifica Vampadore” venne costituito con Decreto Prefettizio n. 497 il 19 febbraio 1870 e prese il nome dallo scolo omonimo che nasce presso l’argine padovano in comune di Montagnana (PD). Nel 1880-1881 fu costruito lo stabilimento Vampadore (idrovora) in Comune di Megliadino San Vitale (PD) con scarico nel fiume Fratta. Vennero installate due motrici gemelle a vapore per il funzionamento di quattro turbine ad asse verticale che sollevavano 850 litri al secondo alla prevalenza di 4,30 metri. Nel 1907 furono aggiunti nello stabilimento altri due motori gemelli a gas povero, mentre nel 1931 venne installato un motore diesel a tre cilindri con pompa centrifuga ad asse orizzontale da 2100 litri al secondo a 5 metri di prevalenza. Tra il 1932 ed il 1937 vennero eseguiti ulteriori lavori di potenziamento dell’idrovora Vampadore installando un potente motore Diesel, fornito dalla ditta Franco Tosi di Legnano (MI), a sei cilindri, quattro tempi della potenza di 380 HP, a 205 giri effettivi, capace di fare funzionare due pompe centrifughe ad asse orizzontale poste sullo stesso asse e tra loro collegate. Oggi il bacino idraulico Vampadore fa parte del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo con sede ad Este (PD) e si estende su una superficie di 10.558 ettari.
Negli anni sessanta lo stabilimento idrovoro è stato nuovamente potenziato ed ammodernato conservando però, con cura e costante manutenzione, il vecchio motore diesel a sei cilindri diventando lo stesso quasi un simbolo per il personale consortile al punto da battezzarlo con il nome “El Buba”. “El Buba” è ormai un personaggio del nostro mondo della bonifica, vecchio ma al contempo moderno, è un esempio di potenza che supera il tempo con il suo aspetto nero carbone sembra contenere l’energia che l’uomo spende per vincere le avversità e sprigiona tutta la sua forza nel sollevare ed allontanare milioni e milioni di litri d’acqua ogni volta che piove troppo! Così fin dal lontano 1937, arrivando ai giorni nostri, “El Buba” ha lavorato per tenere in asciutta il bacino Vampadore svolgendo sempre egregiamente il suo dovere.
Purtroppo, il tempo passa e l’età avanza ed allora per cercare di mantenere in forma il vecchio “El Buba” gli si fa fare un allenamento regolare e scadenzato che prevede la sua messa in funzione ogni mese: che piova oppure no! Addetto alla sua particolare accensione è il signor Giuseppe Andreoli che, assistito da un suo collaboratore, in circa 40 minuti mette in funzione “El Buba”. Ma vediamo come. Il signor Giuseppe, per prima cosa, pompa, a mano e per un po’ di minuti, l’olio nel circuito mettendolo in pressione a 0,5 bar; poi fa girare, con l’apposita leva a mano, 5 minuti circa, il volano in ghisa (che pesa 70 quintali!) così da movimentare il motore e metterlo in fase, posizionando uno dei sei cilindri-pistoni nella parte superiore (più alta) del cilindro così d’avere la sufficiente forza per far fare un giro completo al volano. Quindi si riempiono i 6 iniettori per toglierne l’aria, ci si assicura che ci sia sufficiente acqua per il raffreddamento, si controlla che ci sia aria sulle bombole di avviamento (a 70 atmosfere circa), messo in fase, si chiudono i 6 sfiati dell’aria dei cilindri oltre i 3 del compressore, si aprono i 6 iniettori e si apre l’aria e la bombola di iniezione a 50 atmosfere per il suo avviamento. Contemporaneamente il secondo addetto posiziona i bilancieri delle valvole nella parte alta del motore e così, fatto il primo giro completo del volano, il motore si mette in funzione! Dopo che il motore si è ben riscaldato, per circa 15 minuti, verificato che la pompa di raffreddamento funzioni, si inizia a creare il vuoto nella pompa centrifuga attraverso un apposito depressore che permette il suo adescamento: da questo momento l’acqua viene sollevata di circa 4 metri ed espulsa dal bacino Vampadore scaricando nel fiume Fratta 4000 litri in un solo secondo! Così, quando piove e si generano le piene, l’acqua arriva copiosa allo stabilimento Vampadore ed ecco allora che, assieme agli altri gruppi di sollevamento meccanico, viene acceso anche “El Buba” che lavora per ore ed ore, a volte anche per giorni, continuativamente sempre scadenzando il suo instancabile ritmo ed inconfondibile timbro sonoro come di un qualcosa di fantastico ed unico nel suo genere. Chi ha visitato lo stabilimento idrovoro Vampadore di Megliadino San Vitale ed ha visto e sentito “El Buba” sicuramente lo ricorda!
A sentirlo sembra quasi un “cuore pulsante!”…. è il cuore del mondo della bonifica! “La bonifica non è bonifica senza il canto de “El Buba” dice il signor Giuseppe.
Il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo promuove la conoscenza e la valorizzazione del territorio organizzando a chi lo richiede, generalmente scolaresche, visite didattiche agli impianti idrovori consortili e tra i più gettonati c’è proprio l’idrovora Vampadore. Nel corso della visita i tecnici del Consorzio tengono lezioni sulla bonifica e sul funzionamento delle opere.