Bagni di San Filippo: tutto quello che c’è da sapere

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Alla scoperta di un gioiello nella Val d’Orcia

C’è un posto, nascosto tra le colline toscane, che sembra uscito da un sogno un po’ surreale. Il tempo scorre lento e nell’aria si percepisce qualcosa di primordiale. Acqua calda, zolfo, terra viva. In questo posto si trovano i Bagni di San Filippo.

Un piccolo borgo, quasi invisibile sulla mappa della Val d’Orcia, ma con un’anima che sa di storia e mitologia. Secondo la leggenda, il religioso Filippo Benizi si ritirò come eremita in queste terre, vivendo in una grotta nei pressi delle sorgenti termali, e i bagni presero il nome proprio da questo personaggio. Da allora, le acque termali, generose e calde, non hanno mai smesso di scorrere. Hanno plasmato il paesaggio, nutrito la vegetazione e creato vere e proprie sculture di roccia. Se non vi è mai capitato di ammirare un fiume caldo che si dirama tra gli alberi, è un’esperienza da provare qui!

In questo luogo incantato si può anche incontrare la Balena Bianca. Un nome strano per una formazione di roccia calcarea, ma basta uno sguardo per capire. È mastodontica, bianca come il latte, e sembra davvero il dorso di un’enorme balena che emerge dal sottosuolo. Per secoli l’acqua l’ha modellata, goccia dopo goccia, e il risultato è qualcosa di ipnotico. Non bastano immagini, fotografie o cartoline per rendere la bellezza del luogo: solo una visita dal vivo regala un’esperienza senza paragoni.

Camminando nei pressi dei Bagni di San Filippo, rimarrete affascinati dal vapore che si solleva dalle pozze, il suono dell’acqua che scorre lenta, il verde che avvolge tutto in un abbraccio silenzioso. Qui non ci sono orologi, nessuna tabella di marcia. Solo il tempo che decide di prendersi il suo spazio. Arrivati alle piscine, è il momento di rilassarsi. Non serve molto: un costume, un asciugamano e un po’ di tempo per spegnere il telefono. Al resto ci pensano le terme di San Filippo: immergendosi a occhi chiusi, si può quasi sentire la tensione che si scioglie al tocco magico dell’acqua. Perché in fondo, se la natura ha scelto di regalarci un simile posto, forse il minimo che possiamo fare è concederci il lusso di rallentare.

Il rifugio termale tra storia, leggende e natura

Le acque termali dei Bagni di San Filippo erano già una leggenda ai tempi degli Etruschi e dei Romani. Popoli che sapevano il fatto loro quando si trattava di benessere. Consideravano queste sorgenti come un dono divino, non solo come acqua calda che sgorga dalla terra, bensì qualcosa di sacro. Gli Etruschi, con il loro rapporto mistico con la natura, probabilmente furono i primi a scoprire queste terme. Ma anche i Romani non si fecero sfuggire l’occasione di costruire vasche e piccoli stabilimenti, iniziando a sfruttare queste acque per curarsi e rilassarsi. Durante il Rinascimento, la fama delle terme crebbe ancora. Perfino la famiglia Medici era un’estimatrice delle terme di San Filippo. Alcuni suoi membri vi si recavano per curare problemi di salute, reumatismi o disturbi della pelle. Queste acque erano un toccasana già secoli fa. Per un periodo, il posto diventò quasi esclusivo, una meta per nobili e viaggiatori facoltosi. Ma, col tempo, le terme tornarono al popolo, alla loro essenza più autentica. Oggi sono ancora lì, selvagge e genuine come un tempo, lontane dal turismo di massa, pronte a regalare un’esperienza rigenerante a chiunque voglia rallentare e immergersi nella loro magia. Anche l’ambiente attorno è pittoresco. Incontaminato, suggestivo, quasi fiabesco. Il borgo è piccolo, ma ha un fascino tutto suo: casette in pietra, vicoli stretti e un ritmo lento, da assaporare senza fretta. La Val d’Orcia fa da cornice, con i suoi cipressi ordinati, i campi dorati e le abbazie antiche che spuntano qua e là tra le colline. Un paesaggio che merita una sosta, un’aria da respirare a fondo, pensando che la vita è meravigliosa. Le terme libere si trovano poco fuori dal borgo, nascoste tra gli alberi. Il sentiero passa per un bosco ombroso, con il cinguettio degli uccelli e il fruscio delle foglie in sottofondo. Poi, all’improvviso, il Fosso Bianco. Un torrente termale dove l’acqua calda si mescola a quella fredda, creando piscine naturali e cascatelle che sembrano uscite da un altro mondo. I Bagni di San Filippo sono speciali anche per questo: qui l’acqua sgorga direttamente dal sottosuolo, si riversa nel Fosso Bianco e finisce lì, senza sfociare altrove. Un piccolo ecosistema a sé stante, che cambia e si modella ogni giorno grazie ai minerali depositati dall’acqua.

Il miracolo delle acque di San Filippo: benefici, estetica e segreti naturali

Le acque che sgorgano alle terme di San Filippo sono ricchissime di zolfo, tra le concentrazioni più alte della Toscana. Non si tratta solo della temperatura, che arriva a 48 gradi, ma anche degli effetti che l’acqua ha sul corpo. Chi ha problemi reumatici, dolori articolari o tensioni muscolari qui trova un sollievo quasi immediato. Dopo un bagno, le tensioni si sciolgono. Non è magia, è scienza: lo zolfo, il calcio e altri minerali lavorano insieme per riattivare la circolazione, migliorare la pelle, dare una scossa al metabolismo. Lo zolfo purifica, utilissimo per chi soffre di acne e dermatiti, mentre il calcio e il magnesio hanno un effetto positivo sulla cellulite, migliorando l’elasticità e il drenaggio dei liquidi. Queste acque sono un elisir di bellezza naturale. C’è chi sostiene che abbiano addirittura un effetto di ringiovanimento, mentre altri giurano che le immersioni frequenti alle terme di San Filippo facciano miracoli sulle rughe. Sarà vero? C’è un solo modo per scoprirlo: provare! Queste acque hanno un effetto positivo anche sui capelli, un trattamento naturale per il cuoio capelluto che remineralizza, rinforza, riduce il sebo e la forfora. Molti visitatori immergono i capelli direttamente nelle piscine, e non solo per il piacere di farlo, ma perché dopo la chioma risulta più morbida e lucente. Un balsamo termale gratis. Ma c’è un altro tesoro che si deposita in modo naturale lungo le rive e sul fondo delle vasche: l’argilla. Basta prenderne un po’, spalmarla su viso e corpo, aspettare dieci o quindici minuti, e poi risciacquare con l’acqua termale. Una maschera purificante e al 100% naturale, senza bisogno di spa o cosmetici costosi. Il risultato è una pelle più liscia e senza impurità, il tutto serenamente immersi in una vasca d’acqua calda, nel cuore di un bosco. Ma qui non ci sono solo acqua bollente e rocce. La natura attorno è viva, pulsante. Nelle pozze vivono solo microrganismi termofili, che resistono a temperature elevate, ma basta uscire dall’acqua per vedere scoiattoli che saltano tra i rami, volpi che si muovono furtive nel bosco, uccelli che cinguettano. È un’esperienza totale, che non si limita al relax: è un’immersione nella natura, un modo per staccare davvero.

Alla ricerca della Balena Bianca

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Ci sono tante sorgenti e formazioni naturali nelle terme libere della Val d’Orcia, ma la Balena Bianca delle terme di San Filippo è la principale protagonista. È la star indiscussa del posto. Sembra veramente il dorso di una gigantesca balena emersa dalla terra, modellata nel tempo dai depositi di minerali trasportati dall’acqua termale. Strato dopo strato, il carbonato di calcio ha creato questa parete bianca, ondulata, un’opera d’arte scolpita dalla natura.

Il sito si trova a due passi dal borgo, nascosto nel verde, circondato da pozze e piscine naturali dove l’acqua calda incontra quella più fresca. Il mix perfetto per un bagno che rimette al mondo chiunque. Raggiungerla è facile: basta seguire il sentiero che costeggia il torrente termale e a un certo punto… Eccola lì, è impossibile non notarla. La sua forma, il bianco accecante, il vapore che la avvolge nelle giornate fredde. Sembra quasi viva. D’estate riflette il sole, d’inverno emerge tra le nuvole di vapore come un’apparizione. Ogni stagione ha il suo modo di trasformarla.

Come arrivare ai Bagni di San Filippo

I Bagni di San Filippo si trovano nel cuore della Toscana, nel comune di Castiglione d’Orcia. Vicino a posti pittoreschi come Pienza e Montepulciano. Per chi viaggia in auto, la strada è semplice: basta prendere la SS2 Cassia e seguire le indicazioni per il borgo. Per chi parte da Firenze o Roma, è preferibile percorrere l’Autostrada A1 fino a Chiusi-Chianciano Terme, e da lì proseguire verso la Val d’Orcia. Strade panoramiche, dolci colline, cipressi ordinati… Il viaggio è già un assaggio della bellezza di questi luoghi. C’è anche la possibilità di arrivare con il treno. La stazione più vicina è quella di Chiusi-Chianciano Terme, e da lì è possibile prendere un autobus o un taxi per arrivare a destinazione. Il tragitto richiede un po’ più di organizzazione, ma ne vale la pena, anche per chi viene dall’estero. L’aeroporto più vicino è Firenze-Peretola o, in alternativa, Pisa. Una volta atterrati, è preferibile noleggiare un’auto per visitare sia le terme di San Filippo sia tutta la Val d’Orcia, con i suoi borghi medievali, i vigneti e le strade, che invitano a muoversi con lentezza e tranquillità. Qui, il viaggio conta quanto la destinazione.

Dritte e informazioni utili per rilassarsi senza pensieri

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Una delle cose più belle delle terme libere è che l’accesso è completamente gratuito. Nessun biglietto, nessun orario da rispettare. Si possono visitare in qualsiasi momento dell’anno, rimanendo quanto si vuole per godersi l’acqua calda e la natura. Nei mesi di alta stagione ovviamente c’è più turismo, ma basta un po’ di buon senso, come alternare i bagni con altre attività per dare a tutti la possibilità di usufruirne, rispettando l’ambiente. Se possibile, andrebbero evitate le ore di punta per godersi il posto in tranquillità. Per chi arriva in auto, nei pressi del borgo ci sono parcheggi a pagamento. Per evitare le file, il trucco più semplice è arrivare presto la mattina o scegliere un giorno infrasettimanale. Con meno persone, l’atmosfera cambia completamente. È importante portarsi dietro anche un minimo di attrezzatura: non serve molto, ma qualche accorgimento può fare la differenza. Scarpe comode per i sentieri, abiti pratici, un cambio, necessario dopo il bagno. Saranno utili anche un paio di asciugamani o teli, non solo per asciugarsi, ma anche per stendersi al sole. È infine utile mettere in zaino borracce d’acqua e snack, oppure un pranzo al sacco, perché i punti ristoro nei dintorni non sono propriamente vicini. Costume da bagno, infradito per muoversi facilmente tra le pozze e, per sperimentare un vero trattamento termale, un piccolo contenitore, per raccogliere un po’ di argilla naturale. Si trova lì, pronta all’uso, perfetta per una maschera viso o un impacco per il corpo. Per chi decide di fermarsi più a lungo, le opzioni non mancano. I bagni sono piccoli, ma nei dintorni ci sono agriturismi immersi nella campagna, hotel con spa e B&B caratteristici. E quando arriva l’ora di mangiare? Beh, qui il gusto è di casa: pici all’aglione, ribollita, carne di Chianina… Piatti semplici, autentici, che dopo una giornata alle terme libere diventano ancora più buoni.

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