Avere una piscina in giardino è un valore aggiunto, ma comporta una manutenzione costante per mantenerla in condizioni ottimali.
Tra i problemi più frequenti vi è la formazione di alghe in piscina che, come spiegato dagli esperti di Techno Pool, sono organismi uni o pluricellulari che proliferano in ambienti umidi. In piscina si manifestano come macchie o depositi di vari colori (verde, blu-verde, giallo, rosa, rosso, nero) che si sviluppano su pareti, fondo, fughe, scalette e angoli poco raggiunti dal ricircolo. Se non trattate tempestivamente, le alghe possono moltiplicarsi rapidamente, rendendo l’acqua torbida e colorata, compromettendo l’igiene della vasca e aumentando i rischi per la salute dei bagnanti.
Secondo esperti del settore, le cause della proliferazione algale sono molte. Tra queste, alcune sono:
Depositi organici come pollini, polvere e residui vegetali trasportati dal vento o introdotti dai bagnanti (es. creme solari);
Acquazzoni e eventi atmosferici, che immettono nutrienti in acqua;
Acqua di riempimento proveniente da pozzo, spesso ricca di spore di alghe;
Malfunzionamenti o inefficienze dell’impianto di filtrazione, che riducono la capacità di rimuovere residui organici;
Depositi di calcare e zone di ristagno, che offrono un habitat favorevole alla crescita algale.
Le piscine esterne e scoperte sono naturalmente più esposte a questi fattori. Alghe in piscina: perché eliminarle subito
La presenza di alghe in piscina non rappresenta solo un problema estetico, ma influisce anche sulla qualità e sulla sicurezza dell’acqua. La loro proliferazione aumenta l’inquinamento organico, favorendo lo sviluppo di batteri e funghi potenzialmente dannosi per la salute dei bagnanti. Inoltre, le superfici della vasca diventano scivolose e più difficili da pulire, mentre
l’efficacia del cloro si riduce perché parte del disinfettante viene consumata dalle alghe stesse. Se l’infestazione non viene affrontata tempestivamente, l’acqua può diventare inutilizzabile e richiedere interventi intensivi e costosi. Per questo motivo è fondamentale agire in prevenzione, mantenendo costante il controllo e i trattamenti adeguati.
Cos’è e come funziona l’antialghe piscina
L’antialghe, o alghicida, è un prodotto chimico specifico (liquido o granulare) che inibisce i processi vitali delle alghe, impedendone lo sviluppo e favorendo la loro eliminazione. Si distinguono:
Antialghe preventivi, utilizzati regolarmente per impedire la formazione di alghe; ● Antialghe curativi, più concentrati, per trattare infestazioni già presenti.
Molti prodotti moderni hanno azione combinata (preventiva e curativa) e proprietà antibatteriche, migliorando l’efficacia complessiva del trattamento.
Quando si utilizza l’alghicida?
La frequenza di utilizzo dipende da stagione, temperatura, esposizione solare e intensità d’uso della piscina. In generale:
Inizio stagione: eseguire un trattamento shock con cloro e antialghe;
Durante la stagione balneare: utilizzare un antialghe preventivo ogni 7-10 giorni, aumentando la frequenza nei periodi caldi o dopo temporali;
In caso di infestazione: applicare un antialghe curativo seguendo scrupolosamente le dosi del produttore.
Per una corretta applicazione:
Verificare e correggere il pH (7,2–7,6);
Attivare l’impianto di filtrazione;
Versare l’antialghe vicino alle bocchette di immissione;
Mantenere in funzione la pompa per almeno 4-6 ore.
In caso di alghe persistenti, associare una clorazione shock e una spazzolatura meccanica.
Fattori che aumentano l’efficacia dell’antialghe in piscina
L’efficacia dell’antialghe in piscina dipende da una serie di condizioni che devono essere sempre mantenute sotto controllo. Innanzitutto, è fondamentale garantire un corretto bilanciamento dell’acqua, mantenendo il pH tra 7,2 e 7,6 e il livello di cloro libero compreso tra 1 e 2 ppm, parametri che permettono al prodotto di agire al meglio. Anche l’impianto di filtrazione svolge un ruolo determinante: un ricircolo efficiente facilita l’eliminazione dei residui organici e delle alghe morte, contribuendo a mantenere l’acqua pulita. Infine, l’applicazione dell’antialghe tramite gli skimmer favorisce il passaggio del prodotto attraverso il filtro, offrendo una protezione aggiuntiva contro eventuali colonizzazioni algali all’interno dell’impianto.
Come scegliere il prodotto giusto
Nella scelta di un antialghe è consigliabile valutare:
Compatibilità con il sistema di disinfezione (cloro, bromo, elettrolisi salina, ossigeno attivo);
Formulazione non schiumogena, ideale per piscine con idromassaggio o ricircolo veloce;
Azione battericida aggiuntiva, per una sanificazione più completa;
Dosaggio chiaro e istruzioni precise, per evitare squilibri chimici.
Conclusioni
L’antialghe è un alleato indispensabile per chi desidera mantenere la piscina in condizioni ottimali. Prevenire la formazione delle alghe attraverso manutenzione regolare, uso di prodotti adeguati e controllo dei parametri dell’acqua è sempre più semplice e meno costoso rispetto alla rimozione di un’infestazione avanzata. Un approccio integrato, che unisce pulizia meccanica, filtrazione efficiente e trattamenti chimici mirati, permette di godersi una piscina sempre sicura, pulita e cristallina per tutta la stagione.
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