Differenza tra shatush e balayage: tecniche, effetti e quale scegliere

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Nel vasto universo delle tecniche di schiaritura per capelli, il desiderio di ottenere un effetto luminoso, naturale e baciato dal sole spinge molte persone a confrontarsi con termini come shatush e balayage. Sebbene entrambi mirino a donare riflessi e profondità alla chioma, le loro metodologie di applicazione, i risultati visivi e l’impatto sulla struttura del capello sono profondamente diversi. Distinguere la differenza tra shatush e balayage è fondamentale per prendere una decisione consapevole in salone, garantendo che l’effetto finale desiderato si sposi perfettamente con il colore di base, il taglio e lo stile di vita.

Il balayage: l’arte della pennellata a mano libera

Il balayage è una tecnica di colorazione che si traduce letteralmente dal francese con “spazzare” o “spazzolare”. Questa denominazione evoca l’essenza stessa del metodo: l’applicazione del prodotto schiarente avviene a mano libera, utilizzando un pennello per dipingere ciocche selezionate in modo verticale.

Il balayage non prevede l’uso di stagnole o carte termiche, e il colore viene spazzolato in modo uniforme dalle medie lunghezze fino alle punte. La peculiarità di questa tecnica risiede nel fatto che la schiaritura inizia in modo molto discreto e sottile, quasi impercettibile, vicino alla radice, e si intensifica gradualmente verso le punte. L’obiettivo è ricreare l’effetto di una schiaritura naturale ottenuta dall’esposizione al sole, donando al capello un movimento multidimensionale e un aspetto molto morbido, senza stacchi netti o linee orizzontali. Per la sua precisione e delicatezza, il balayage è ideale per chi cerca un effetto tridimensionale che aumenti la percezione del volume.

Lo shatush: il contrasto progressivo e deciso

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Lo shatush, invece, ha un approccio più mirato e, per sua natura, crea un contrasto più deciso e visibile rispetto al balayage. La tecnica è stata resa celebre per l’applicazione del prodotto schiarente su ciocche precedentemente cotonizzate (o “pettinate al contrario”) dalla radice verso il centro della lunghezza.

La cotonatura serve a isolare le ciocche che non devono essere schiarite, lasciando che il decolorante agisca principalmente sulle punte e sulle lunghezze. Questo metodo genera un effetto di schiaritura molto più concentrato e progressivo, che risulta più intenso e d’impatto. Il risultato finale è una marcata luminosità sulle punte, che contrasta con la base naturale, simulando l’effetto di una ricrescita molto lunga. L’applicazione sulla ciocca cotonata assicura che il passaggio dal colore scuro al chiaro non sia mai una linea orizzontale netta, ma un’area di transizione più sfumata e verticale.

Effetti e manutenzione: le vere differenze

Le vere distinzioni pratiche tra le due tecniche di schiaritura, shatush e balayage, si notano negli effetti finali e nella gestione della manutenzione.

Il balayage è l’opzione a più bassa manutenzione. Poiché la schiaritura inizia molto delicatamente e non tocca la radice in modo uniforme, la ricrescita non genera stacchi evidenti e si integra naturalmente con il colore di base. Questo permette di distanziare notevolmente gli appuntamenti in salone, talvolta fino a quattro o sei mesi. L’effetto finale è più sofisticato e fuso, ideale per chi desidera una schiaritura che si integri completamente nel proprio colore naturale.

Lo shatush, data la sua intensità maggiore sulle punte e il contrasto più deciso con la radice, può richiedere un ritocco leggermente più frequente se si desidera mantenere il livello di contrasto molto elevato. È la scelta perfetta per chi desidera un cambiamento più evidente, una schiaritura che sia notata e che doni luce alle lunghezze, specialmente su tagli lunghi o scalati.

Quale tecnica scegliere in base al proprio stile

La scelta finale dovrebbe basarsi sulla profondità del contrasto desiderato e sulla frequenza con cui si è disposti a visitare il salone.

Se si cerca un look delicato, sofisticato e con una manutenzione minima, che valorizzi il movimento dei capelli con riflessi discreti, il balayage è la soluzione ideale. Funziona bene su quasi tutti i colori e tagli. Se, al contrario, si desidera un contrasto forte, una maggiore luminosità concentrata sulle punte e un effetto più glamour e d’impatto, lo shatush è la tecnica da preferire.

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