Newsletter elettronica n. 13 – maggio 2017 |
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In particolare la legislazione, comunitaria e nazionale (portaleacque.salute.gov.it), disciplina, dal punto di vista sanitario, tutti gli aspetti organolettici, microbiologici e chimici e i processi di gestione legati all’erogazione dell’acqua, stabilendo i valori soglia dei parametri chimici in relazione alla natura dei contaminanti e alla eventuale tossicità. I valori limite dei parametri chimici delle acque sotterranee necessari per il perseguimento dello stato chimico buono sono pari o anche più restrittivi rispetto ai valori soglia di legge dei parametri chimici stabiliti ai fini sanitari. Per questa ragione nel Piano non è stata necessaria l’integrazione di reti di monitoraggio specifiche per le acque destinate all’uso potabile, ma si è mantenuto il programma di monitoraggio per lo screening dei corpi idrici che forniscono in media più di 100 m³ al giorno, come disposto dall’art. 7 della Direttiva (per approfondimenti vedi il volume 5bis del Piano di gestione delle acque). Valutazioni supplementari della risorsa idrica a rischio di deterioramento invece sono promosse per tenere sotto controllo i plume di contaminazione individuati in Veneto per contaminazioni da mercurio e da PFAS, cioè sostanze perfluoroalchiliche (per approfondimenti vedi anche il documento di analisi prodotto da ARPAV). Il piano prevede di tutelare l’acqua destinata al consumo umano, con le modalità già intraprese nei singoli ambiti amministrativi regionali e provinciali (per approfondire). In particolare prevede, nel programma delle misure, l’attuazione dei “controlli esterni” per la verifica della qualità dell’acqua e la verifica dei piani di autocontrollo a carico degli enti gestori (per approfondire). In natura l’acqua potabile è una risorsa rara e preziosa. Solo una parte delle acque dolci è potabile o può essere resa tale. Le acque sotterranee, provenienti da pozzi o da sorgenti, talvolta, possono già possedere i requisiti di potabilità, ma in generale le acque dolci, sotterranee o superficiali, sono soggette a trattamenti. La Commissione Europea pone perciò particolare attenzione alle misure per la protezione delle acque potabili, in quanto finalizzate a ridurre il livello di depurazione necessaria alla produzione di acque potabili. Per questo vige l’obbligo (art. 94 del D. Lgs. 152/2006) di istituire aree di salvaguardia per tutte le acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano (per approfondire consultare le misure di indirizzo generale e l’attuazione diversificata a livello regionale e provinciale. Nell’ambito del secondo ciclo di pianificazione (2015-2021), oltre all’attuazione sull’intero territorio distrettuale della disciplina delle aree di salvaguardia, il programma delle misure prevede azioni specifiche per la tutela dell’acqua potabile rispetto all’uso dei prodotti fitosanitari. Oltre alle misure di base, cioè derivanti dall’attuazione di norme comunitarie, vi sono anche misure supplementari. Con queste si intendono quei provvedimenti studiati e messi in atto a complemento delle misure di base, con l’intento di realizzare gli obiettivi fissati a norma dell’art. 4 della Direttiva. Tra queste vi sono le azioni educative rivolte alle scuole di ogni ordine e grado del Distretto idrografico delle Alpi Orientali. |
Uno specifico workshop interno di progetto si è tenuto a Venezia, nelle giornate del 10 e 11 maggio 2017, incentrato sul tema delle soluzioni tecnologiche che saranno implementate nel corso del progetto medesimo, al fine di risolvere le criticità che frequentemente si presentano nei processi di gestione dell’emergenza nei tre casi studio. |
Nel contesto della necessità di costruire una cittadinanza globale edotta sui cambiamenti climatici e consapevole delle minacce ambientali senza precedenti per il nostro pianeta, “Educazione ambientale in festival” ha rappresentato una grande occasione di sensibilizzazione ambientale, nella magnifica cornice di Villa Borghese a Roma, in continuità con gli Stati Generali dell’Ambiente che hanno portato il 23 novembre 2016 i ministri del MATTM e dal MIUR alla sottoscrizione congiunta della Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile. I partecipanti agli Stati Generali dell'Ambiente, tra cui il Distretto idrografico delle Alpi Orientali, hanno proposto approfondimenti, forum e dibattiti su temi specifici. La comunicazione del rischio di alluvioni a scuola è stato il tema curato dal Distretto idrografico delle Alpi Orientali: le attività nelle scuole e i risultati delle indagini sul grado di resilienza degli studenti sono stati al centro dell’intervento. > Guarda la presentazione e il poster earthday. Per maggiori approfondimenti consulta la pagina sull’educazione ambientale del MATTM. |
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