Newsletter elettronica n. 12 – febbraio 2017 |
L’Autorità di bacino del Distretto subentrerà in tutti i rapporti delle Autorità di bacino nazionali, interregionali e regionali: da più Autorità di bacino si arriverà a un’unica Autorità distrettuale delle Alpi Orientali. Vale la pena sottolineare che a livello nazionale si passa da 37 Autorità di bacino a 7 Autorità di bacino distrettuali tra cui, oltre al distretto delle Alpi orientali, il Po, l’Appennino Settentrionale, l’Appennino Centrale, l’Appennino Meridionale, la Sicilia e la Sardegna. Il nuovo impianto organizzativo razionalizza le competenze con l’esercizio, da parte di un solo ente, delle funzioni di predisposizione dei Piani di gestione delle acque e del rischio di alluvioni. L’indirizzo tecnico e amministrativo e il coordinamento del Ministero dell’Ambiente, oltre a controllo e vigilanza, è esteso anche alle relazioni dell’Autorità con gli organi comunitari e internazionali. Sarà lo Statuto delle nuove Autorità a dettagliare le regole di funzionamento degli organi che lo compongono. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sarà resa pienamente operativa la nuova Autorità e nominato il Segretario Generale da parte del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. Per saperne di più sul nuovo ente, le finalità, i numeri del distretto ed altre notizie vai sul sito www.alpiorientali.it >> Il Decreto del Ministro dell'Ambiente 25 ottobre 2016 (Gazzetta ufficiale n.27 del 2.2.2017) |
EASy Water è una piattaforma in continuo sviluppo e si arricchirà nel tempo con la pubblicazione di nuovi servizi dedicati a temi specifici relativi ai corpi idrici del Distretto. Lo sviluppo di uno strumento di consultazione in rete su base cartografica persegue una politica di open data ed ha il pregio di consentire una maggiore visibilità dei contenuti del Piano di gestione, ma soprattutto una lettura più efficace e funzionale dell’ampio set di dati ambientali relativi alle acque del Distretto e alla pianificazione che le interessa. >> Accedi al servizio |
Il progetto coinvolge importanti centri di ricerca e istituti internazionali interessati alla gestione delle fasi di emergenza di eventi calamitosi, tra cui il CENTRE FOR RESEARCH AND TECHNOLOGY HELLAS (Grecia), in qualità di beneficiario coordinatore, l’UNIVERSITAT POMPEU FABRA (Spagna), il FINNISH METEOROLOGICAL INSTITUTE (Finlandia), insieme a rilevanti partner tecnologici quali l’IBM - SCIENCE & TECHNOLOGY LTD (Israele) e la MOTOROLA SOLUTIONS LTD (Israele). Il progetto svilupperà teorie e metodologie utilizzate in precedenza per la previsione e la gestione di eventi calamitosi (vedi ad esempio i risultati dei progetti WeSenseIt, COSMIC, E-SPONDER, TRIDEC), integrandole con nuove tecnologie per rendere l'intero sistema di gestione delle emergenze ancora più efficiente. Nello specifico, per supportare le autorità coinvolte nella gestione delle emergenze derivanti da alluvioni ordinarie e flash flood, il progetto beAWARE svilupperà strumenti che permetteranno di seguire e comprendere al meglio eventi, comportamenti e trend su micro (singolo cittadino) e macro scala (dinamiche di comunità). La consapevolezza della situazione, cioè l’essere in grado di determinare con miglior precisione quanto è successo, ciò che sta accadendo, e quello che avverrà, è funzionale a consentire di pianificare e coordinare la risposta più efficace possibile con le risorse disponibili. In dettaglio gli strumenti in questione permetteranno di analizzare e integrare dati ibridi raccolti da più sorgenti nel corso di un’emergenza, rendendoli quindi disponibili per finalità modellistiche e di previsione. Informazioni distribuite su diversi portali web, inclusi blog, forum e social network, potranno essere raccolte e filtrate in funzione del loro contenuto attraverso piattaforme M2M/IoT (Machine-to-Machine/Internet-Of-ThingS). Inoltre, dal momento che è cruciale cogliere il contenuto dei messaggi inviati nel corso di un’emergenza, il progetto si soffermerà anche nell’implementazione di tecnologie per riconoscere il contenuto di segnalazioni testuali, audio e video, laddove queste fossero incomplete oppure affette da disturbi (rumori, etc.). |
>> Per saperne di più >> Vai alla pagina del Ministero dell’Ambiente sloveno su piani di gestione |
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