Accordo fra le Autorità di Bacino Distrettuali del Fiume Po e delle Alpi Orientali
È stato firmato l’“Accordo per la definizione della delimitazione dei distretti idrografici e per il coordinamento delle attività conoscitive, di pianificazione e di gestione dei corpi idrici sotterranei ricadenti nei territori di competenza dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali e dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po”, che si pubblica nel link sotto riportato.
L’Accordo regola il rapporto tra le due Autorità distrettuali riguardo alcuni importanti aspetti della pianificazione di Distretto idrografico contenuti nei rispettivi Piani di Gestione ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE, in particolare al fine d’individuare modalità omogenee di tutela e gestione delle risorse sotterranee nella pianura veneta.
Gli aspetti trattati nell’accordo si riferiscono, in sintesi, alla delimitazione dei confini tra i due Distretti, alla previsione di attività di coordinamento per la gestione delle acque sotterranee della pianura padana nonché alle modalità di applicazione della Direttiva Derivazioni alle derivazioni dai corpi idrici sotterranei interdistrettuali.
Tale accordo non prevede esplicite termini temporali, ma è comunque correlato alle attività di aggiornamento dei suddetti Piani di Gestione il cui prossimo step è fissato al 2021.
Accordo AdDPo_AdDAO coordinamento Piani [PDF, 588Kb]
Responsabile: ing. Francesco Baruffi
Autorità di bacino del Distretto delle Alpi Orientali
Cannaregio 4314 - 30121 Venezia ITALY
Tel +39 041714444 Fax + 39 041714313
www.alpiorientali.it
Perimetrazione e comuni del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali
Come da pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.174 del 28.07.2018 e con decreto segretariale n. 54 del 15 giugno 2018 è stata approvata la nuova perimetrazione del Distretto idrografico delle Alpi Orientali.
È stato inoltre inserito l'elenco dei Comuni del Distretto
Responsabile: ing. Francesco Baruffi
Autorità di bacino del Distretto delle Alpi Orientali
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Chi siamo
Con le disposizioni del Testo Unico in materia ambientale (Decreto legislativo n. 152/2006) il territorio italiano è stato ripartito in otto distretti idrografici. In ciascun distretto idrografico è istituita l'Autorità di bacino distrettuale, di seguito Autorità di Distretto.
L’Autorità di Distretto svolge attività di pianificazione necessarie per la difesa idrogeologica, per la realizzazione delle mappe della pericolosità e del rischio, per la tutela delle risorse idriche e degli ambienti acquatici.
In questa nuova ottica distrettuale europea, per attuare le disposizioni comunitarie discendenti dalla Direttiva Acque (2000/60/CE) e dalla Direttiva Alluvioni (2007/60/CE), le Autorità di Distretto provvedono:
- all'elaborazione del Piano di bacino distrettuale,
- ad esprimere parere sulla coerenza con gli obiettivi del Piano di bacino dei piani e programmi comunitari, nazionali, regionali e locali relativi alla difesa del suolo, alla lotta alla desertificazione, alla tutela delle acque e alla gestione delle risorse idriche,
- all'elaborazione di un'analisi delle caratteristiche del distretto, di un esame sull'impatto delle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sullo stato delle acque sotterranee, nonché di un'analisi economica dell'utilizzo idrico.
Dove operiamo
L’Autorità di Distretto delle Alpi Orientali opera sui bacini idrografici nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano, nonché su alcuni bacini transfrontalieri al confine con Svizzera, Austria e Slovenia.
L’ambito territoriale copre circa 40.000 km2, in cui vivono indicativamente 7 milioni di abitanti.
Clicca sull’immagine per scaricare gli shapefile dei singoli bacini
Al Distretto delle Alpi orientali appartengono 13 BACINI IDROGRAFICI:
- il bacino idrografico dell’Adige, già bacino nazionale;
- i bacini idrografici dell’Isonzo, del Tagliamento, del Livenza, del Piave e del Brenta - Bacchiglione, già bacino nazionale;
- il bacino idrografico del Lemene, già bacino interregionale;
- il bacino dello Slizza (ricadente nel bacino del Danubio), del Levante, quello dei tributari della Laguna di Marano-Grado, quello della pianura tra Piave e Livenza, quello del Sile e quello scolante della Laguna di Venezia, già bacini regionali.
Il Piano di Bacino
Il principale strumento, forte leva della nostra azione, è il Piano di Bacino idrografico.
È definito come “lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono individuate e programmate le azioni finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione delle acque”.
L’attività di pianificazione in tema di difesa del suolo e gestione delle risorse idriche nel distretto idrografico si concretizza perciò nel Piano di Bacino, realizzato attraverso “piani stralcio” (Piano di Gestione delle Acque, Piano di Gestione del Rischio Alluvioni …)
Il Piano di bacino è uno strumento conoscitivo in quanto offre un quadro di riferimento del contesto fisico, ambientale ed antropico del bacino idrografico. E’ strumento normativo in quanto detta prescrizioni e direttive per la salvaguardia, la tutela e la bonifica delle risorse suolo e acqua nella loro accezione più ampia. E’ infine strumento tecnico-operativo, perché individua gli interventi strutturali e non strutturali per la difesa del suolo e gestione delle risorse idriche a seconda della loro finalità (prevenzione, sistemazione, conservazione, corretta utilizzazione e risanamento).
Concepito come uno strumento dinamico ed in continuo aggiornamento, il Piano di bacino è preposto quindi alla tutela dell’integrità fisica del territorio sotto i suoi molteplici aspetti (geologico, idrologico, idrogeologico, idraulico, ambientale, urbanistico, agrario e paesaggistico).
Il nostro contributo al sistema di protezione civile
Le Autorità di bacino sono anche Centri di Competenza (definiti con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.2.2004) nell’ambito del Sistema Nazionale di Protezione Civile.
Collaboriamo perciò con la rete dei centri funzionali decentrati, forniamo servizi, dati, elaborazioni e contributi tecnico-scientifici nel proprio ambito. Sviluppiamo progetti di ricerca applicata e realizziamo strumenti di supporto tecnologico per la gestione dell’emergenza.